In che misura la regolamentazione e la vigilanza bancaria internazionale possono contenere l’alimentazione del rischio di instabilità del sistema finanziario? L’evidenza empirica disponibile dimostra come una regolamentazione e una vigilanza più stringenti possano ridurre il grado di accettazione del rischio delle banche e, conseguentemente, rafforzare la solidità del sistema finanziario. D’altro canto le richieste, anche da parte dell’opinione pubblica, di regole e controlli più severi sulle banche hanno sollevato da parte di queste non poche proteste. Queste ultime lamentano che le recenti regole (Basilea 3), così onerose in termini di qualità e quantità di capitale bancario, abbiano un’influenza negativa sulla loro performance deteriorandone la redditività e quindi, in seconda battuta, anche la stabilità finanziaria. Per rispondere a questo quesito è quindi fondamentale individuare le determinanti del rischio sistemico per poi, successivamente, identificare i fattori sotto il diretto controllo delle autorità regolamentari che guidano la fragilità finanziaria globale. Lo studio sulle variabili driver del rischio sistemico è riconducibili sia a diverse caratteristiche della struttura bancaria, quali: l’ampiezza delle attività, il livello di capitalizzazione, il modello di funding ed il modello di business delle banche; che ad alcune misure tradizionali di performance bancaria, quali la volatilità ed il rendimento dei prezzi delle azioni bancarie. Inoltre, un’adeguata politica regolamentare prudenziale deve tenere conto anche delle conseguenze delle interdipendenze di network all’interno del sistema finanziario. Attualmente, tuttavia, un’implementazione trasparente che prenda in considerazione simultaneamente il rischio individuale delle banche, il rischio di spillover e la rilevanza sistemica non è disponibile.
Regolamentazione bancaria e stabilità finanziaria / DI CLEMENTE, Annalisa. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 1-156.
Regolamentazione bancaria e stabilità finanziaria
Di Clemente Annalisa
2018
Abstract
In che misura la regolamentazione e la vigilanza bancaria internazionale possono contenere l’alimentazione del rischio di instabilità del sistema finanziario? L’evidenza empirica disponibile dimostra come una regolamentazione e una vigilanza più stringenti possano ridurre il grado di accettazione del rischio delle banche e, conseguentemente, rafforzare la solidità del sistema finanziario. D’altro canto le richieste, anche da parte dell’opinione pubblica, di regole e controlli più severi sulle banche hanno sollevato da parte di queste non poche proteste. Queste ultime lamentano che le recenti regole (Basilea 3), così onerose in termini di qualità e quantità di capitale bancario, abbiano un’influenza negativa sulla loro performance deteriorandone la redditività e quindi, in seconda battuta, anche la stabilità finanziaria. Per rispondere a questo quesito è quindi fondamentale individuare le determinanti del rischio sistemico per poi, successivamente, identificare i fattori sotto il diretto controllo delle autorità regolamentari che guidano la fragilità finanziaria globale. Lo studio sulle variabili driver del rischio sistemico è riconducibili sia a diverse caratteristiche della struttura bancaria, quali: l’ampiezza delle attività, il livello di capitalizzazione, il modello di funding ed il modello di business delle banche; che ad alcune misure tradizionali di performance bancaria, quali la volatilità ed il rendimento dei prezzi delle azioni bancarie. Inoltre, un’adeguata politica regolamentare prudenziale deve tenere conto anche delle conseguenze delle interdipendenze di network all’interno del sistema finanziario. Attualmente, tuttavia, un’implementazione trasparente che prenda in considerazione simultaneamente il rischio individuale delle banche, il rischio di spillover e la rilevanza sistemica non è disponibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.